Imballaggi a regola d’arte

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Il trasporto è una vera e propria arte. All’Ermitage di San Pietroburgo, in Russia, abbiamo osservato alcuni artisti dell’imballaggio all’opera in uno dei più famosi musei del mondo.

Gli operai eseguono il lavoro con grande impegno e maestria. Centimetro dopo centimetro, avvolgono una speciale pellicola millebolle sulla scultura di un cavallo alta oltre due metri. Ogni strato viene ermeticamente sigillato con del nastro da imballaggio di tesa. Ancora un’ultima striscia di nastro, su cui è stampato a grandi lettere il nome dello spazio espositivo “AMSTERDAM”, e il prezioso carico è pronto per essere spedito.

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Imballaggio affidabile di qualsiasi opera d’arte
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Imballaggio di un’opera dell’Ermitage di San Pietroburgo, Russia, ad opera degli esperti in imballaggio di Khepri.

Specializzati nella movimentazione di tesori artistici

I quattro artisti dell’imballaggio sono molto esperti nella spedizione di capolavori. Lavorano per la ditta russa Khepri Ltd., specializzata nel trasporto di tesori artistici. Con un totale di 50 dipendenti, solo nel 2018 ha trasportato più di 1.000 opere d’arte in 90 località di tutto il mondo. Nel museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, il team di Khepri garantisce che i pezzi prestati – del valore di milioni di dollari – vengano imballati in modo tale da affrontare il trasporto nella massima sicurezza.

Imballaggio di opere d’arte dell’Ermitage di San Pietroburgo, Russia, ad opera della ditta Khepri.
Un’ampia gamma di nastri adesivi e per mascheratura a disposizione per ogni specifico compito.
“Non lesiniamo sui materiali d’imballaggio, né utilizziamo prodotti scadenti, perché farlo potrebbe causare danni irreparabili a opere insostituibili.”
Igor Nassosnikov

Dipendente di Khepri

Imballaggio di opere d’arte dell’Ermitage di San Pietroburgo, Russia, ad opera della ditta Khepri.
Opere d’arte in cornice messe in sicurezza con legno e pellicola, pronte per essere spedite dalla Russia ai Paesi Bassi.

> 3 milioni di tesori artistici

sono esposti al museo dell’Ermitage.

Fonte: sito ufficiale del Museo statale dell’Ermitage

“Il trasporto sottopone l’opera d’arte a un enorme stress. Persino una minima scossa può causare dei danni. Pertanto, è necessario attenersi a regole molto rigide”, afferma il dipendente di Khepri Dmitry Sadovsky. Se l’imballaggio dell’opera d’arte non è fatto bene e si incorre in danni, l’assicurazione non paga. Molti container sono realizzati in maniera specifica per determinati pezzi. Ad esempio, le casse in legno con pareti a doppio strato proteggono i dipinti da scossoni e sbalzi di temperatura.

Su certe cose è meglio non risparmiare

I nastri adesivi tesa® consentono di assicurare al meglio le opere d’arte all’interno dei loro container. “I nastri per mascheramento tesa® proteggono persino le cornici antiche, contribuendo a prevenire danni davvero molto costosi”, spiega Dmitry Sadovsky. I professionisti dell’imballaggio hanno avuto esperienze piuttosto negative con i nastri di altri produttori. “Rimuovendo le strisce protettive, spesso venivano via anche pezzi di legno, che poi dovevano essere faticosamente ricostruiti. Da quando abbiamo iniziato a usare tesa® tutto questo non è mai più accaduto!”

Imballaggio di opere d’arte dell’Ermitage di San Pietroburgo, Russia, ad opera della ditta Khepri.
Imballaggio di opere d’arte dell’Ermitage di San Pietroburgo, Russia, ad opera della ditta Khepri.

dispenser tesa® attaccato al muro per uso a lungo termine

Imballaggio di opere d’arte dell’Ermitage di San Pietroburgo, Russia, ad opera della ditta Khepri.

Lo sapevate?

Il Museo statale dell’Ermitage è composto da cinque edifici che occupano una superficie complessiva di 233.354 metri quadri. Ciò equivale a un’area di quasi 33 campi di calcio! Da circa 250 anni, i gatti del museo girano indisturbati tra gli stabili a perenne presidio di oltre tre milioni di tesori artistici. La zarina Elisabetta di Russia, figlia di Pietro il Grande, portò dei gatti a palazzo per combattere un’infestazione di topi e ratti. Quando nel 1764 il Palazzo d’Inverno fu convertito in un museo dall’imperatrice Caterina II, si decise di lasciare i felini a guardia del museo.